Doctor Who Cuttings Archive

Una nuova serie di telefilm inglesi prende il posto di «Happy Days»

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Una nuova serie di telefilm inglesi prende il posto di «Happy Days». Un personaggio che viaggia nello spazio e nel tempo accompagnato da affascinanti assistenti. Lotta contro mostri terribili. Una delle caratteristiche di questo protagonista, che ha 750 anni, è una lunghissima sciarpa. È simpatico, ironico, divertente: e il

Ha 750 anni, anche se ne dimostra molti di meno. Viaggia attraverso il tempo e lo spazio a bordo della sua «cabina telefonica temporale», che non sempre però riesce a dirigere dove vuole. Una volta gli e successo di puntare su un villaggio dell'Inghilterra, e di trovarsi invece in Antartide, probabilmente anche nel secolo sbagliato. Indossa sempre un enorme cappello a larghe falde e una sciarpa lunghissima, nella quale continua ad inciampare.

È il dottor Who, il personaggio di uno sceneggiato televisivo che in Inghilterra ormai e diventato un classico, paragonato a Tarzan e a Nembo Kid e ora è approdato in Italia: in onda a partire dal 6 febbraio per ventisei puntate. La sua prima avventura sul piccolo schermo risale a quindici anni fa. Da allora le sue storie mirabolanti sono sono state scritte da un numero di autori di cui si è perso il conto, e gli attori che si sono alternati nei suoi panni sono giá quattro. La sua fisionomia, naturalmente, ogni volta e cambiata. Il suo primo interprete, William Hartnell, ne aveva fatto un personaggio trascinante ed eccentrico, che suonava il flauto e amava i cappelli stravaganti (durante i suoi vagabondaggi nel tempo capitó per caso ai giorni nostri, disse: «Questo secolo lo tollero, ma non lo amo»). Con John Pertwee il dr. Who diventó un elegante tecnocrate, a cui piacevano gli oggetti curipsi, e che aveva una vecchia macchina a forma di zuppiera, che si chiamava Bessie. L'ultimo attore in ordine di tempo, a indossare il suo cappellaccio e la sua sciarpa, è Tom Baker: a detta del produttore della serie, Philip Hinchcliffe, un dr. Who «perfetto». Intelligente e umano, controllato, ma capace di grandi scoppi d'ira quando si trova di fronte al male. Nel sottofondo, una buona capacita di autocritica, e una sottile autoironia. Il viaggiatore del tempo non solo: con lui c'e sempre un'assistente, generalmente graziosa ed un po' sciocchina, che ha la funzione primaria di cacciarsi nei pasticci più inverosimili per consentire all'eroe principale di salvarla, affrontando larve giganti, piante carnivore, radiazioni mortali, e ogni sorta di mostri. Il dr. Who è stato portato anche al cinema e ha avuto it volto di Peter Cushing.

L'ultima assistente, la tredicesima della serie, ha circa 120 anni, che per gli standards del dr. Who sono, ovviamente, un'età estremamente giovane. Il che rende gradevoli le generose esibizioni di gambe e di altro, che negli ultimi tempi hanno costituito la novità più rilevante per gli spettatori fissi dello sceneggiato. Mary Tamm, l'attrice scelta per questo ruolo, ha in realtà 27 anni, gli occhi verdi, e ha ottenuto la parte dopo un provino al quale si erano presentate 800 concorrenti.

L'abbigliamento più «disinvolto», che gli sceneggiatori le hanno concesso di indossare, rispetto alle assistenti del passato, è it segno esteriore di una evoluzione che ha interessato anche la struttura delle stogie: ora il dr. Who punta a un pubblico più adulto di quello tradizionale e si rivolge a ragazzi dai 14 anni in su, in grado di seguire intrecci più complessi.

«Ora le storie sono più intelligenti — scrive infatti it critico del «Times», che però aggiunge — it guaio e che in questo modo lo sceneggiato ha perso la sua funzione più meritoria, che era quella di tenere tranquilli i bambini il pomeriggio del sabato». Il dr. Who del resto non mai stato un eroe exclusivo dei giovanissimi. Nelle sue stogie c'è una mescolanza di elementi magici, da favola tradizionale, e di tecnologia fantascientifica, it tutto corretto da un costante seno dell'umorismo, che mantiene sempre le cose nella loro giusta dimensione: una ricetta che piace non solo al bambini, e che ha fatto dello sceneggiato uno dei maggiori successi televisivi degli ultimi anni.

Le storie del dr. Who sono anche estremamente spettacolari: i súoi effetti speciali sono stati definiti dal critico del «Guardian», «i migliori di tutti i programme tv». Nonostante la com- plessita delle scenografie, peraltro, le serie del «dottore», vengono prodotte a ritmo vertiginoso, con un impegno, durante le riprese, anche di 12 ore al giorno.

Si registra in enormi hangars, dove le scene sono giá tutte montate: una volta Tom Baker cadde sul set. Il regi sta voile comunque finire prima la ripresa, e solo ella fine della giornata si scopri che l'attore, nella caduta, si era rotto una clavicola.

«Quelli che pensano che sia una vita affascinante — dice il regista e sceneggiatore della serie, Robert Holmes — preferirebbero sicuramente un lavoro regolare in una miniera di sale». Qual e la cosa che teme di piú, quando scrive gli episodi dello sceneggiato? «Il mio incubo — risponde pronto Holmes - è it tredicenne pedante che conosce le leggi della fisica meglio di me».

Una curiosità: della lunghissima sciarpa, che e una specie di segno caratteristico del doctor Who, esiste addirittura it cartamodello. Una ragazzina, tempo fa, se ne e fatta una uguale. Ha scritto a Tom Baker: «Il primo giorno che l'ho portata, sono inciampata per le scale. Ora ho una gamba ingessata, ma non ti serbo rancore».

Caption: A sinistra, Elisabeth Sladen, cioè la giornalista Sarah che diventa assistente del doctor Who e con lui vive innumerevoli avventure in mondi fantastici. Nella foto in basso, una scena del telefilm.

Caption: In questa foto, Tom Baker, il più recente dei doctor Who che si sono susseguiti in televisione, con Luise Jameson, che in uno degli episodi sara Leila. A sinistra, ancora Tom Baker. Il primo doctor Who risale al '65.

Caption: Luisa Jameson in azione. Forse vedremo questa attrice tra qualche tempo perché la Rai ha solo un'opzione sugli episodi in cui compare. Qui sotto, un mostruoso alieno. La serie televisiva è costata 7 milioni e mezzo a puntata.

Caption: A sinistra, una scena di («Robot», questo episodio va in onda anche da noi. Nelle altre due foto qui sotto, il doctor Who è impegnato in due avventure. Nel tempo si sono succeduti diversi protagonisti, il primo è stato William Hartnell.

Caption: Un'espressione attonita di Tom Baker. Nella foto sotto, un «abitante» dello spazio. La serie di telefilm era nata per i più piccoli; ora, con l'aggiunta di alcune scene audaci, e diretta anche ad un pubblico di adulti.

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  • APA 6th ed.: Camilletti, Silvana (1980-02-03). Una nuova serie di telefilm inglesi prende il posto di «Happy Days». TV Sorrisi e Canzoni .
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